Fourth Life+ Trout newsletter is out

18 luglio 2016

A cura del team dei ricercatori Life TROTA

Durante la prima metà del 2016 le attività del progetto Life+ TROTA sono proseguite rispetto alle azioni concrete di conservazione, sia per quanto riguarda l'ottenimento delle uova fecondate, sia rispetto alle attività di ripopolamento nei siti individuati nei primi mesi del progetto. Da non dimenticare, inoltre, le attività di monitoraggio delle portate di magra dei corsi d'acqua coinvolti nell'azione di reintroduzione. Ciò ha permesso l'elaborazione di un primo modello per la stima del deflusso minimo vitale idoneo alla sopravvivenza della trota macrostigma.

Nello specifico, questi i punti principali delle attività portate avanti negli ultimi mesi:


Azione C2. Produzione di trote mediterranee Le spremiture effettuate nella stagione riproduttiva 2015/16 hanno permesso di ottenere circa 9.000 uova fecondate (previste da progetto: 5.000). L'incremento nella produttività è riconducibile non solo al maggior numero di riproduttori campionati quest'anno, ma anche all'utilizzo dei riproduttori selvatici dello scorso anno che hanno raggiunto taglie maggiori e, conseguentemente, una più elevata fecondità. Nei mesi di aprile e maggio 2015 e 2016 le trote prodotte (taglia di 3-4 cm circa) sono state trasferite dai trogoli dell'incubatoio alle vasche di accrescimento esterne. Durante le fasi di spostamento si è tenuto conto della densità di stabulazione e dell'appartenenza genetica degli individui ai tre stock genetici di trota mediterranea descritti nel corso dell'Azione A2. Circa 100 esemplari per ciascuno stock genetico (prodotti nella stagione 2014/2015) sono stati mantenuti in allevamento e verranno portati alla maturità sessuale, in previsione delle attività post Life. Tali esemplari sono stati marcati tramite microchip ed elastomeri colorati nell'aprile 2016 (Fig. 1, 2) e sono stati trasferiti dalle vasche in vetroresina della "nursery" a quelle in cemento.È stato anche avviato il trasferimento degli avannotti nati nella stagione riproduttiva 2015/2016 dall'incubatoio alle vasche esterne di accrescimento (nursery). Anche in tal caso, la sistemazione è stata realizzata tenendo conto dello stock genetico di appartenenza dei singoli individui. Nella stagione riproduttiva 2015/2016 sono stati prodotti circa 1.500 esemplari dello stock genetico Tenna, 2.000 dello stock genetico Nera e 1.000 dello stock genetico Chienti-Potenza e, anche quest'anno, si prevede di trattenere in cattività circa 100 individui per stock per le attività post-Life.

Azioni C3 e C4. Rimozione delle trote aliene e ripopolamento con trote mediterranee Tra la fine di maggio e giugno, le attività di ripopolamento nei siti individuati hanno già permesso di rilasciare circa 2.000 trotelle nate nella stagione riproduttiva 2015-2016, mentre i risultati positivi dell'azione C3 (rimozione delle trote atlantiche) fanno ben sperare che il prossimo anno si possa già iniziare la reintroduzione della trota mediterranea nei sei tratti fluviali liberati dalla specie aliena. Alcune osservazioni preliminari sull'impatto delle azioni del Progetto a livello di siti, habitat e specie, suggeriscono che la rimozione della trota atlantica di origine domestica, presente con densità molto elevate a causa dei ripopolamenti legati alla pesca sportiva, sembra favorire una rapida ripresa degli organismi dulcicoli che risentono negativamente dell'attività predatoria di questa specie invasiva. È il caso del gambero di fiume autoctono (Austropotamobius pallipes), considerato "endangered" dall'Unione Mondiale per la Conservazione della Natura, dello scazzone (Cottus gobio) e della rana appenninica (Rana italica), specie incluse negli allegati II o IV della Direttiva habitat 92/43 CE e più o meno vulnerabili in virtù delle peculiari esigenze ecologiche e/o della limitata distribuzione geografica. Nelle prossime fasi del Progetto tali osservazioni verranno opportunamente approfondite e quantificate per valutare con maggior precisione l'impatto a livello dei singoli siti e dei relativi habitat.

Azioni C5. Analisi delle portate estive dei corsi d'acqua In linea con quanto previsto dal progetto, nell'estate-autunno 2015 è stato completato il primo anno di attività di monitoraggio delle portate di magra dei corsi d'acqua coinvolti nell'azione di reintroduzione e ciò ha permesso l'elaborazione di un primo modello per la stima del deflusso minimo vitale impostato sulle esigenze della trota macrostigma. Dal mese di giugno sono iniziate le attività di monitoraggio previste per il 2016.

Azione E. Attività divulgative Le attività divulgative del 2016 sono cominciate in gennaio, quando nei giorni 16 e 17, i ricercatori del Progetto Life+ TROTA hanno partecipato a un convegno organizzato dall'Associazione EnalCaccia Pesca e Tiro di Vallepietra (Roma), allo scopo di condividere le buone pratiche messe in atto nel nostro Progetto per iniziative analoghe da realizzare in Lazio. Il 27 maggio a Ussita, nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, si è tenuto un incontro con i pescatori locali per illustrare lo stato di avanzamento del progetto e le prospettive di gestione e conservazione della trota macrostigma nell'area del Parco. Nello stesso giorno, durante il ripopolamento lungo il Torrente Rapegna, sono state coinvolte alcune classi delle scuole elementari di Visso, per sensibilizzare i bambini sul tema della tutela della biodiversità e dei delicati ecosistemi d'acqua dolce.

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