27 maggio 2016
Le attività concrete di conservazione della trota macrostigma continuano senza sosta: basti pensare che grazie alle attività svolte sul campo dai partner del progetto, fra il primo e il secondo anno sono state campionate 486 trote selvatiche. Queste sono state fotografate, marcate con elastomeri di differente colore secondo il bacino di provenienza (Tevere, Tenna, Chienti e Potenza) e munite di un microchip con un codice individuale.
Ogni esemplare è stato quindi sottoposto al prelievo di un frammento di pinna adiposa per le analisi genetiche. Completati questi rilievi, gli esemplari sono stati immessi in una vasca da 500 litri munita di ossigenatore e trasferiti presso il Centro ittiogenico di Cantiano. Inoltre, nel corso dei primi mesi del 2016, tra gennaio e maggio,gli staff tecnico-scientifici dell'Università degli studi di Perugia, dell'Universita Politecnica delle Marche e della provincia di Pesaro-Urbino hanno continuato ad elaborare e sviluppare i piani di "semina" per lo svolgimento delle attività di “supportive breeding”. La giornata di oggi è ha visto quindi lo svolgersi della prima attività annuale di supportive breeding presso il Fosso Pian Falcone (bacino del fiume Nera): circa 400 trotine sono state liberate e contestualmente Legambiente ha coinvolto gli studenti delle scuole elementari dell'Alto Nera per illustrare gli scopi e i risultati del progetto. Nel pomeriggio, si è inoltre tenuto un incontro con le associazioni locali e le amministrazioni presso il Comune di Ussita.
Per quanto riguarda le attività di eradicazione, sono previsti quattro interventi nel mese di giugno (16, 21, 23 e 24 giugno) nei tratti dei torrenti Cinisco, Cesano e Ussita, ai quali parteciperanno il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, l'Università degli Studi di Perugia, l'Università Politecnica delle Marche, la Provincia di Pesaro Urbino e la Provincia di Fermo oltre all'associazione Libera Pesca, Legambiente e volontari (studenti universitari) interessati al progetto. Gli esemplari eradicati verranno trasportati con un mezzo attrezzato con vasca e ossigenatore, messo a disposizione dalla Provincia di Pesaro in collaborazione con l’associazione Libera Pesca.
Inoltre, ogni mese i nostri esperi effettuano sopralluoghi presso il Centro ittiogenico di Cantiano per valutare la stato di maturità sessuale dei campioni selvatici stabulati in cattività ed osservare il numero di uova fecondate. Sempre a Cantiano gli avannotti nati nella stagione riproduttiva 2015/2016 sono stati trasferiti dall'incubatoio alle vasche esterne di accrescimento (la cosiddetta nursery), dove si è provveduto alla copertura delle vasche con teli ombreggianti in vista dell’arrivo dell’estate!
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